Bagni e villeggiature.
Spotorno e Bagni di Nocera Umbra

Cari amici Lettori siamo in brache di tela. Prima che qualcuno già si disperi alla lettura di codeste parole e si spelli le mani per l'angoscia di non legger più le meritorie pagine di codesto folio annuncio che la mia non è una metafora. Non possiamo certo lamentarci della tiratura e delle vendite del Telegrafo sintomo di una freschezza di scrittura che ha pochi eguali nel Regno. La stessa cosa ahimè, non si può dir certo del clima estivo che questo 1891 ha portato nell'Alta Italia e che continua in questo fine estate settembrino. Temperature ben al di sopra del quarantello per più settimane in fila, afa insopportabile e miasmi di ogni tipo, magazzini pieni di derrate imputridite. Pensate che il sindaco di Torino, per interrompere la sequenza di tragedie che sta da giorni sconvolgendo quella città, è arrivato ad emanare un'ordinanza d'urgenza che vieta la preparazione del bicerin su tutto il territorio comunale sostenendo che "Solo un badàgu beve il bicerin con 'sta calura" e causando, durante l'ultima assemblea del Consiglio cittadino, una gazzarra invereconda. Indi per cui capite, cari Lettori, che non appena abbiamo la ventura di arrivare in Redazione al mattino, senza indugio noi giornalisti tutti del Telegrafo rimaniamo, con dignità e virilità, in brache di tela; liberati dalla costrizione dei bracaloni sudaticci di panno a cui le mode attuali ci piegano. Sappiamo bene che non tutti possono permettersi di mettere in atto questo tipo di contromisure e a tal fine abbiamo deciso di venire in contro al disagio dei nostri Lettori più accalorati indicando alcuni ameni luoghi di vacanza in cui poter trovare anche solo un poco di refrigerio e pubblichiamo, in codesto e nei prossimi giorni, alcuni brevi resoconti già apparsi nel giornale della città sabauda, la Gazzetta Piemontese, a firma di inviati locali.

Spotorno. Comincia l'affluenza doi forestieri in questo paese, che ormai conta a buon diritto fra le principali stazioni balnearie della Liguria, mentre pochi anni or sono ignoto ne era perfino il nome al di là dell'Appennino. Non facile allora il trovare tra i buoni cisalpini chi avesse provata la voluttà di un tonfo a capofitto in quest'onda limpidissima o di una passeggiata in accappatoio e a piè scalzi su queste morbide arene accarezzati dalle fresche aure marine, liberi come l'uccello nell'aria e come la gazzella nel deserto. Oggidì una numerosa e balda gioventù d'ambo i sessi conosce al pari d'un provetto palombaro queste acque dove si apprende il nuoto tra le braccia d'un amico, la voga e la pesca nel burchiello del bagnino; perlustrò gli scogli e i balzi dell'alpestre isolotto popolati da torme di conigli selvatici — le grotte marine e terrestri in cui si suol penetrare stringendo una mano gentile e colle faci fugando gli alati abitatori dell'antro — i pineti dove si sentono i polmoni inondati di aria balsamica, l'anima di ineffabile poesia — quei romantici pineti alla cui ombra ospitale trascorsero ore indimenticabili....
Singolari e fantastiche riescono le danze serali sulla riva del mare, da molti anni tradizionali in paese, geniali ed interessantissimi i trattenimenti nei clubs dei bagnanti, dove si conversa famigliarmente, si canta e si balla a profusione, dove regna il buon umore e la più spontanea allegria. Per alcune famiglie ai bagni succede la villeggiatura, i passatempi d'autunno a quelli d'estate, con molta soddisfazione delle tate, che in quella stagione non si sentono ancora disposte a lasciare la vita libera e gaia della campagna. Spotorno, colle sue case a vivaci colori e col suo vago e frastagliato contorno, se veduto dal mare o da alcuno dei poggi che lo circondano o dall'alto del vecchio castello, somiglia assai ai villaggi della pittoresca Svizzera; e il suo piccolo golfo sempre tranquillo nella bella stagione o leggermente increspato, colla sinuosa sponda coronata da folta alberatura, da eleganti casine, da verdi pascoli, dalle cabine dei bagni, e sopratutto animata da una gaia e numerosa folla di leggiadre signore e di robusti giovani in svariati atteggiamenti, presenta un aspetto oltremodo gradevole. Attraverso ai cancelli, dai terrazzi, dai veroni, e per ogni parte si offrono graditi alla vista fiori in tanta copia che si potrebbe dare a questo luogo felice, senza ombra di adulazione, il nome di paese-giardino.
Bagni di Nocera Umbra. Appresi da un giornale americano come il celebre elettricista Edison avesse cominciato ad occuparsi dell'elettricità applicata alla medicina: ed il primo passo è stato la cura della gotta, malattia tanto comune e tanto fastidiosa, ciò che nessuno meglio di me sa, che ne sono vittima da più anni. Ora il detto giornale narra che, dopo pazienti studi l'Edison aveva intrapresa la cura di un liquorista uomo di oltre 70 anni, affetto da gotta da più di dieci anni. Il povoretto, tranne le ginocchia, non aveva parte che non gli facesse male. L'Edison fece la cura introducendo per endosmosi del litio mediante bagni elettrici. Dato questo, mi è venuto in mente di fare la stessa cura, ma coi soli bagni elettrici, e mi sono recato qui per fare detti bagni idroelettrici approfittando cosi dei sistema Barda, che è qui applicato. Fino ad ora se non ho ottenuto quello che l'Edison narra del suo ammalato, sento che un certo vantaggio lo provo, e continuando ritengo che potrò andar via se non guarito, almeno migliorato di molto. Ho voluto, prima di parlarvi di questo famoso luogo di bagni, cominciare dal dirvi la ragione della mia venuta da Torino a Nocera Bagni dove, del resto ho trovata anche una famiglia piemontese la quale si è mossa da Torino per venire qui, e questa è la famiglia Piaggeri, come altre ne sono venute dal Veneto e dal Genovesato. Il diramarsi per tutta Italia dell'acqua alcalina da tavola di Nocera rende questo luogo noto a tutti, ciò che non avveniva allorché questa preziosa acqua restava ignota e serviva soltanto a deliziare i cardinali, i principi ed i monsignori che si recavano a passare l'estate in questo luogo privilegiato per aria e per acqua. Adesso invece, oltre all'aria veramente preziosa, oltre all'acqua ottima, vi sono molte cure che richiamano malati da più parti d'Italia. Il numero maggiore di frequentatori lo dà Roma. Da più anni viene a passare l'estate allo stabilimento la famiglia del principe Ruspoli, una delle più antiche nobiltà del nostro paese; cosi le famiglie dei conti di Carpegna, Chiessi e Del Cinque. Da Macerata è venuta la famiglia dei marchese Ciccolini, dal Veneto la contessa Aganoor e famiglia. Ma non crediate che qui siano tutti marchesi e principi; vi è molta borghesia e buona borghesia, della quale vi parlerò un'altra volta.

La Gazzetta Piemontese, 24 settembre 1891.

1 commento:

  1. Anonimo21:10

    Dove andremo a finire, con questi bagni e questi balli che promovono i sommovimenti viscerali e la promiscuità tra uomo e donna... Auspico che Spotorno torni ad essere propriamente il paese giardino e che solo ai bombi e ai calabroni sia dato di abbandonarsi a correre di fiore in fiore, in erotica danza. Ricordo il fremito che provai la prima che vidi le pelose zampette d'un'ape immergersi nell'odoroso polline d'un fiore. Qual piacere, qual scossa mi andò lungo la spina dorsale. L'insetto alato è l'unica creatura degna di chiamarsi discendente delle nife dei tempi antichi.
    Vostro
    Amilcare Lacrimonio,
    Mastro Apicultore e Mielaio

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