La torre del mistero.
Perchè non la buttano giù?

Cose assai particolari accadono in terra d'Oltralpe. La data del 31 ottobre scorso ha segnato la fine della grande Esposizione Universale di Parigi che ha sancito la rinascita internazionale della capitale gallicana quale faro culturale ed economico dell'intiera Europa continentale. Ben ci ricordiamo i drammi e le devastazioni che seguirono alla guerra tra la Francia di Napoleone III e la Prussia di Re Guglielmo, proclamato poi Imperatore di Germania in quel di Versailles, e nonno dell'attuale Imperatore Guglielmo II; ancora tremiamo dinnanzi al ricordo dell'avvento di quella Comune a Parigi fatta di reietti e farabutti della peggior risma. La raccapricciante esperinza comunarda alla fine era stata spazzata via dall'accorta politica messa in pratica congiuntamente dal Thiers e dal Mac Mahon, pur nell'affrettato, a mio modesto avviso, passaggio da monarchia a repubblica. Cosa c'era dunque di meglio di una festa a più di tre lustri da quegli infausti eventi per celebrare la rinascita della città? Nulla appunto. Ma, conosciamo i francesi e la loro grandeur, non si sono limitati ad una fiera normale. L'hanno voluta fare universale e perdipiù hanno eretto una mostruosità in ferro nel bel mezzo della capitale.
Sto parlando, con molto meno sdegno di quelloche vorrei esprimere, di quella torre che è stata eretta proprio in corrispondenza dell'entrata dell'Esposizione. L'orribile guazzabuglio di ferro e bulloni è stato progettato da Gustavo Eiffel, già autore dell'idea per il bizzarro ponte di Maria Pia ad Oporto che tutti gli abitanti chiamano il ponte dei miracoli in quanto è un miracolo che resti ancora in piedi. La forma della torre è alquanto bizzarra e da lontano ricorda la figura di un tarabuso che canta durante la danza di accoppiamento. Iniziata nel 1887 questo tarabuso di ferro, mi onoro di aver coniato codesto epiteto che in quel di Moncalieri ha già avuto notevole diffusione, è stata inaugurata il 31 marzo scorso in occasione dell'apertura dell'Esposizione. Quando la grande fiera si è chiusa, il 31 ottobre, tutti gli amanti del buongusto si sarebbero aspettati che l'intiero ammasso di ferro venisse smantellato e utilizzato per costruire i binari della progettata linea ferroviaria sotterranea. Inoltre è abbastanza evidente la pericolosità della struttura quale attiratore e possibile propagatore di fulmini ed energie atmosferiche di vario tipo. Invece, con mia grande sorpresa, le autorità nicchiano da più di due mesi. Che ci sia qualcosa d'altro sotto? Che esista qualche intrigo oscuro che ha il potere anche di condizionare le decisioni del Prefetto della Senna e addirittura del Governo?
Abbiamo indagato in merito e abbiamo scoperto cose molto interessanti riguardanti il passato del signor Eiffel e della sua militanza massonica, trovando anche risposte ad alcuni quesiti sorti durante i mesi della costruzione della torre. Prossimamente, avremo tutti gli elementi per rispondere ad una precisa domanda, che pochi in realtà finora si sono posti, che cosa c'è sotto la torre di ferro?

Mastro Ciliegia, 16 gennaio 1890.

2 commenti:

  1. Anonimo19:23

    Congratulazioni per uno dei blog più geniali sui quali mi sia mai imbattuto.
    Abbracci selvatici

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  2. Caro lettore, la ringrazio personalmente del suo mascolino abbraccio che, per quanto sia selvadego, come scrive il Goldoni nelle Baruffe Chiozzotte, "xè sempre mejo de un scals tal cul".
    Post Scriptum: cosa intende di preciso con la parola blog?

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