Un treno per i topi?

Da qualche mese una singolare lotta si sta combattendo sotto le strade di Parigi. Infatti, in occasione della grande fiera universale, il prefetto della Senna ha invitato l'ingegnere Fulgenzio Bienvenüe a sovrintendere alle escavazioni di studio per la prossima, ma se mi è consentito alquanto problematica, realizzazione di una ferrovia sotto il suolo della capitale gallicana. Non soltanto nel sottoscritto ma in molti settori della società parigina sono sorti seri dubbi in merito al progetto. Dove dovrebbero finire i fumi delle caldaie? Il vapore non rischia di creare pressione nelle pareti delle gallerie, di intasare le tubature e di far così saltare i già precari tombini delle fogne? E i ratti e le altre fiere sconosciute che da secoli infestano indisturbate le catacombe e le cloache della città, non si riverseranno imbizzarrite in superficie spargendo mefitiche esalazioni, germi e pestilenze d'ogni tipo? Per dare una soluzione almeno a quest'ulitmo quesito sono già state organizzate squadre di eliminatori di ratti: uomini provenienti da Marsiglia e con una lunga esperienza nelle stive della flotta militare, che verranno a breve forniti di una dozzina di feroci gatti dell'isola di Man, famigerati uccisori di sorci.
D'altro canto che nel sottosuolo di Parigi si celi un'ambiente selvaggio e misterioso, talmente popolato da animali da esserer paragonato alle selve pluviali dell'Africa Equatoriale, è ormai un fatto risaputo. Lo strabiliante caso del "ragazzo topo", che anni fa tenne incollata tutta la Francia alle pagine delle gazzette, ne è una riprova lampante. Come i lettori ben ricorderanno, il ragazzo topo altri non era che il figlio del nobile marchese de Toilette che nel 1848, alle prime avvisaglie dei moti rivoluzionari, temendo una nuova presa della Bastiglia, si rifugiò con la famiglia negli oscuri antri delle catacombe. Il marchese e la moglie ritornarono ben presto alla superficie ma lasciarono nei cunicoli il loro figlioletto, rapito da una grossa pantegana e che credevano ormai morto. Cresciuto dai topi e divenuto in breve tempo Re dei Ratti, il giovane de Toilette cominciò ad organizzare col suo esercito di roditori vere e proprie razzie ai granai in superficie. Catturato grazie ad un enorme pezzo di gorgonzola, de Toilette venne rieducato alla vita civile dal professor Daumer, stimato luminare tedesco, che già aveva lavorato su un caso simile. I progressi ottenuti si infransero però sul richiamo della fogna che agiva sulla mente del re dei topi implacabilmente. Una notte di plenilunio de Toilette rosicchiò le corde di canapa che lo legavano al letto, uscì dalla casa del Daumer evitando anche l'enorme trappola posizionata vicino alla porta e si infilò nel primo tombino della via. Di lui non si seppe più nulla.

Mastro Ciliegia, 14 ottobre 1889.

2 commenti:

  1. Treni sotterranei! Dove andremo a finire. So da fonti certe che in seguito alla lettura di questa notizia il Professor Lombroso e il Professor Mantegazza (entrambi lettori fedeli di questo bollettino) sono saliti sul treno per Parigi, carichi di volumi e opuscoli sui ratti e con parecchi litri di formalina. Lombroso ha portato con se la sua sega da ossa e Mantegazza la sua fedela navaja. Tempi duri attendono il ragazzo topo della ville lumiere...

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  2. Quel Lombroso! Sempre con la sua damigiana di formalina sotto il braccio. Una volta lo vidi chiedere ad un lottarore rumeno se poteva cedergli un orecchio per eseguire delle misurazioni nel suo laboratorio. Quel che ne seguì fu un parapiglia come se ne vedono solo alle mostre degli scapigliati. Ad un certo punto intervenne persino l'inventore Forlanini, che salvò Lombroso grazie ad un "Menatanghere" a vapore, dalla forza di venti braccia. Lombroso poi mi regalò il vasetto contenente l'orecchio, per coì dire, scippato e io lo conservo ancor'oggi con orgoglio sulla mensola del salotto.

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